Interporto di Trieste

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La storia


La linea di confine tra Italia e Jugoslavia ha rappresentato per un lungo periodo nel secondo dopoguerra una demarcazione molto rigida definita “Cortina di Ferro”, indicando con tale denominazione le grandi difficoltà che esistevano nell’instaurazione di rapporti commerciali tra le due difformi realtà in cui risultava diviso il continente europeo.


Per molti anni questa linea di confine si configurava non soltanto come segno di demarcazione tra due Stati, ma anche come barriera tra due aree caratterizzate da regimi politici, economici e sociali estremamente diversi. Nel corso degli anni Settanta questa situazione ha cominciato gradualmente ad allentarsi e nel contempo si sono sviluppati importanti movimenti commerciali e turistici che hanno iniziato a gravare su strutture di confine piuttosto inadeguate.


In quegli anni, infatti, con l’importante sviluppo della motorizzazione, legata sia trasporto delle merci che a quello dei passeggeri, si avvertiva la necessità di regolamentare i flussi, sia a livello nazionale che internazionale. 

Gli autotrasporti


Una soluzione adatta a conseguire tale obiettivo è stata individuata in specifiche infrastrutture, denominate autoporti, da collocare in prossimità dei grandi centri urbani e dei confini di Stato.


  • Gli autoporti cittadini avevano lo scopo di accogliere i grandi mezzi di trasporto terrestre, scaricare le merci e smistarle negli ambiti urbani, utilizzando automezzi di dimensioni più ridotte e quindi più idonei alla circolazione urbana.


  • Gli autoporti confinari, invece, erano destinati a ricevere i grandi automezzi operanti sulle direttrici internazionali, per razionalizzare il loro deflusso verso le destinazioni finali.

Dal 1972 ai giorni nostri


  • Gli inizi

    L’Autoporto di Fernetti viene concepito e realizzato in questa fase in prossimità della linea di confine definitasi al termine della Seconda Guerra Mondiale tra Italia e Jugoslavia, nello stesso periodo in cui sorgono altre analoghe strutture in Friuli Venezia Giulia, a Tarvisio sul confine con l’Austria e a Gorizia con la stessa Jugoslavia.

  • Il decennio 1972 - 1982

    Nel 1972 viene costituito il “Consorzio per la costruzione e gestione dell’Autoporto di Fernetti”, mentre l’entrata in esercizio della prima area autoportuale avviene nel 1978.


    Nel 1982, i lavori vengono portati a termine e la struttura autoportuale viene ultimata, segnando la nascita della “Gestione Autoporto Fernetti S.p.A.”.

  • Lo sviluppo tra gli anni 80 e il 2010

    La società consolida il suo ruolo di 'autoporto di confine' nel contesto dei traffici europei ospitando i soggetti coinvolti nelle operazioni di traffico confinario, quali spedizionieri, trasportatori, uffici doganali e guardia di finanza.


    Il 2004 è un anno cruciale per la società in quanto a seguito della caduta dei confini e l'allargamento dell'Unione Europea cadeva l'obbligo di passare attraverso l'autoporto per effettuare le operazioni doganali per l'ingresso in un  paese europeo. 

    La società si è dovuta adattare al variare del contesto europeo e dei suoi mercati di riferimento abbandonando le sue primarie funzioni di autoporto di confine ed incrementando quelle che sono le peculiarità di un terminal intermodale specializzandosi nelle attività di magazzinaggio e introducendo nel proprio business le prime attività ferroviarie.


     Nel 2010 viene completata la realizzazione del collegamento ferroviario diretto con la attigua stazione di Villa Opicina.

  • L'evoluzione: 2015 - 2020

    Nel 2015 avviene il cambio della denominazione sociale da “Terminal Intermodale di Trieste - Fernetti S.p.A.” in “Interporto di Trieste S.p.A.”.


    Nel dicembre 2017 si concretizza l’acquisizione dei terreni e dei magazzini dal gruppo Wärtsilä a Bagnoli della Rosandra, per un totale di circa 240.000 mq e un investimento di oltre 21 Milioni di euro. 


    Da giugno 2018 l'area recentemente acquisita diviene operativa con l'ingresso della prima merce nei magazzini.


    A dicembre 2018 viene acquisito il controllo della società Interporto di Cervignano del Friuli S.p.A. Questa operazione rientra in un più ampio progetto di aggregazione delle realtà operanti nel settore della logistica e dell'interportualità del sistema logistico regionale.


    A gennaio 2019 viene istituito il regime di Punto Franco Internazionale nella sede di Bagnoli della Rosandra e il terminal viene ufficialmente denominato 'FREEeste'.

  • Il triennio 2020 - 2022

    L'area operativa di FREEeste si amplia di altri 30.000 mq e si concludono i lavori della nuova tettoia di 2.500 mq. La società inizia la promozione dello sviluppo infrastrutturale delle proprie aree per consentire lo svolgimento di attività industriali anche in  regime di Punto Franco Internazionale. Questo porta nel settembre 2021 alla sottoscrizione di un accordo con BAT (British American Tobacco) per la costruzione di uno stabilimento produttivo. Iniziano i lavori del nuovo raccordo ferroviario di FREEeste volti all'ammodernamento dello stesso.  

  • 2023

    Conclusione lavori raccordo ferroviario di FREEeste e avvio dei servizi ferroviari. Conclusione dei lavori e consegna del nuovo magazzino di BAT in FREEeste.

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Costituzione del “Consorzio per la costruzione e gestione dell’Autoporto di Fernetti”

Entrata in funzione della prima area autoportuale

All’ultimazione della struttura autoportuale corrisponde la costituzione della “Gestione Autoporto di Fernetti S.p.A.”


Trasformazione della Società in

“Terminal Intermodale di Trieste-Fernetti S.p.A.”

Caduta della barriera di confine con la Slovenia e conseguente aumento dell’attività di inland terminal

Realizzazione del collegamento ferroviario diretto con la attigua stazione di Villa Opicina ed avvio di servizi ferroviari in aggiunta alla tradizionale e consolidata attività di servizi all’autotrasporto

Nuovo cambio della denominazione sociale in “Interporto di Trieste S.p.A.”, quale riconoscimento delle caratteristiche intermodali assunte dal terminal

Acquisizione dei terreni e magazzini ex Wärtsilä a Bagnoli della Rosandra

Acquisizione del controllo (83,67%) della Società Interporto di Cervignano del Friuli

A gennaio 2019 attivazione presso la nuova area di Bagnoli della Rosandra del Punto Franco Internazionale (FREEeste)

Prosecuzione lavori propedeutici all’insediamento BAT e inizio dei lavori del nuovo raccordo ferroviario di FREEeste

Titolo descrizione

Conclusione dei lavori del raccordo ferroviario FREEeste e consegna del magazzino BAT.

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